lunedì 19 novembre 2012

Sapessi com'è strano #PastaEChampagne all'Hotel Scala Milano

Io amo Milano. La amo per tanti motivi, uno di questi è che non è una di quelle città banali di cui ti innamori al primo sguardo, ma la sua bellezza è ben celata e nascosta dietro ad una coltre di nebbia e grigiore apparente, una bellezza che si svela soltanto agli occhi di chi cercando, ha saputo trovare quegli angoli dove la metropoli nasconde la sua vera anima.
Sono quasi 30 anni che vivo qui, eppure la serata all'Hotel Milano Scala per me è stata una sorpresa.
Un piccolo hotel 4 stelle nel centro di Milano, abbastanza lontano dalla rumore e dalla ressa della mondanità ma altrettanto vicino al glamour cittadino. Apprezzato dal New York Times per la singolare ospitalità eco chic, vincitore del Premio dell'Eccellenza di Trip Advisor del 2012, questo posto promette di essere una vera rivelazione nel mondo dell'hospitality milanese.
Caldo e accogliente, ci fa rimanere incantanti davanti alla libreria con camino, ci fa sentire coccolati dalla cortesia e dalla premura del personale e dai racconti del direttore Maurizio Faroldi, un gentleman come pochi ne sono rimasti.
Una cena a base di pasta e Champagne, con i prodotti di Le Gemme del Vesuvio e Champagne Charles Heidsieck, ha creato l'occasione di conoscere questo albergo incantevole.
Un abbinamento originale, che non ha mancato di riservare piacevoli sorprese, grazie anche alla qualità dei prodotti.
Non sono una fanatica delle degustazioni: mi piace bere bene e conoscere quello che ho nel bicchiere. Ma non appartengo alla fortunata categoria di quelli che avvicinando il calice al naso riesce a cogliere i sentori di sottobosco e il retrogusto di mallo di noce e menta selvatica. Eppure mi sono letteralmente lasciata incantare dalle parole di Marco Chiesa, ambasciatore italiano ed europeo dello champagne 2010, che con passione e attenzione ci ha guidati alla scoperta di uno degli champagne più sottovalutati del mondo, come da lui stesso definito.
Menzione d'onore alla cena a base pasta, curata dallo chef Davide Casati, il nido di spaghetti fritti con carbonara leggera. So bene che le parole carbonara e leggera nella stessa frase possano sembrare un azzardo, ma il piatto era piacevole, avvolgente ma con una nota divertente data dalla croccantezza del fritto (e dalle difficoltà della sottoscritta nel mangiarlo, quanto membro onorario della confraternita mondiale delle impedite).
Anche per lo champagne c'è una medaglia al merito, Rosè Riserva del 1999, che conferma che il mondo dell'alcool è l'unico nel quale c'è la possibilita di migliorare con l'età.
Pasta, pasta e pasta anche nel dolce con il croccante di spaghetti e mousse di frutta allo zenzero, seguito poi da uno spaghettino aglio e olio a mezzanotte.
Evviva la pasta caro Dukan, tu e la tua dieta non mia avrete mai!
Un avviso ai milanesi è doveroso: l'Hotel Milano Scala apre le sue porte a tutti per la colazione, potrebbe diventare un maipiùsenza dei risvegli domenicali in città.




1 commento:

  1. che menù favoloso!!!
    ma il dolce è quello che mi ispira di più di tutti!!! *-*

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